Vinificazione in rosa

Grande successo negli ultimi anni per questi vini che non sono certo "sciocchi" e femminili come li si poteva pensare nel nostro Paese anni fa.

In Italia abbiamo grandi tradizioni di vini rosa, basti pensare al Cerasuolo d'Abruzzo da uva Montepulciano, al Bardolino Chiaretto e ai famosi rosati salentini

Per ottenere un vino rosato non è possibile mescolare vini bianchi e rossi, non è legale ma lo è per gli spumanti dove si possono assemblare vini base vinificati in bianco e in rosa.

Sono prodotti da uve a bacca nera che vengono lasciate in macerazione, a contatto con il mosto, per poche ore quanto basta perché rilascino nel mosto stesso la giusta quantità di sostanze coloranti, tanniche e fenoliche. La durata della macerazione varia a seconda del risultato che si vuole ottenere o dal disciplinare che la regola.

Di rado si assisteranno a vinificazioni con passaggi in legni più o meno grandi, di solito avviene tutto in acciaio o almeno in contenitori inerti per non condizionare i delicati e fini sentori propri di questi vini dal colore così sensuale e accattivante. proprio per i motivi appena citati, sono vini da bere nel pieno della loro giovinezza, non sono adatti ad affinamenti o invecchiamenti in quanto il loro basso contenuto di polifenoli e acidi non lo consente.